I pensieri di un “non-sciacallo”
EDITORIALI, ITALIA / / Apr 09, 2009
Tra poco meno di una settimana ¡NO MÁS! avrà un anno di vita, un anno di sofferta ma libera informazione; un’informazione che proprio in questi giorni sta mostrando la propria anima malata.
Il terremoto che ha sconvolto l’Abruzzo in questi giorni è un evento drammatico, catastrofico, che ha distrutto la vita di molte persone, eppure per qualcuno questa catastrofe è stata una manna dal cielo.
Guardando la televisione si ha un chiaro quadro del declino del giornalismo; come sciacalli sulle carcasse di animali, eserciti armati di microfono e videocamera si sono riversati nei luoghi della catastrofe alla caccia di un pianto in diretta, di un cadavere appena estratto dalle macerie. Il TG1 non tarda a sottolineare i fantastici indici di ascolto di tutte le edizioni giornaliere del telegiornale e del programma di “approfondimento” Porta a porta.
Lo stesso Bruno Vespa deve aver capito che l’occasione era troppo ghiotta per farsela sfuggire, così si è fatto trovare anche lui nei luoghi del disastro alla ricerca di prede. Tutti i programmi spazzatura del pomeriggio decidono di dirottare l’argomento del giorno dal Grande Fratello al terremoto abruzzese, servendo il piatto con contorno di lacrime preparate ad hoc per l’occasione.
Di fronte a questi atti spregevoli di disinformazione e follia collettiva, il lavoro degli uomini della protezione civile e di tutte le persone che in questi giorno stanno affrontando questa tragedia, lascia un minimo di speranza nelle sorti delle uomo.
E nonostante il nostro cabarettista-premier affermi che questi giorni saranno come un fine settimana in campeggio per i terremotati, la desolante distruzione che il terremoto ha provocato e i danni che ha procurato anche ad edifici di nuova costruzione lascia molte perplessità e interrogativi a un paese che mostra sempre il peggio di sé stesso.
Tra poco meno di una settimana ¡NO MÁS! avrà un hanno di vita, auguri.
di Stefano Musumeci
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