“Guarda come dormono questi due ragazzini africani.”
“Macchè ragazzini questi due non hanno nemmeno dieci anni!”
“Quello più alto ne dimostra di più…”
“Perché in Ruanda ci sono le tribù dei Watussi, ti ricordi la canzone?”
“Già, ma ora si chiamano tutsi. Tutsi e hutu, si sono ammazzati senza pietà, si dice che quindici anni fa è stato un genocidio…”
“Addirittura! Il marocchino, invece, è più basso, come i nostri, ma sono tutti e due bambini di cervello. Anche il negretto spilungone è solo un ragazzino spaventato! Oggi sono curioso di vedere come funziona l’idea di suor Annunciazione: quattro dei nostri e tre di questi extracomunitari in una stessa classe di prima elementare, tanto nessuno di loro sa leggere e scrivere.”
Secondo la definizione, sono “clandestini” quelle persone che si imbarcano di nascosto con navi e barconi malandati che, il più delle volte, affondano non arrivando a sostenere il peso. La clandestinità è un fenomeno in aumento. Sono molte le persone che fuggono dal proprio paese perché sono perseguitati per razzismo, per motivi religiosi o per opinioni politiche, e così chiedono protezione in un altro Stato.
Lo scorso 16 giugno, il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha emesso un nuovo ordine esecutivo che permetterà circa 800 mila giovani immigrati clandestini nati in territorio nazionale di rimanere negli Stati Uniti.
Obama definisce clandestini “ragazzi che studiano nelle nostre scuole, che giocano nei nostri quartieri, che giurano sulla nostra bandiera. Spesso non sanno di essere illegali finché non fanno domanda per un posto di lavoro. Mettetevi nei loro panni, immaginate di non aver fatto nulla di male per tutta la vostra vita, di aver studiato e lavorato duramente, per poi scoprire all’improvviso di essere rimpatriati in un paese di cui non sapete nulla”.
Il provvedimento (misura temporanea in quanto, se verranno rispettate le condizioni concordate, verrà concesso un permesso di lavoro biennale, ma rinnovabile), permette ai giovani clandestini di avere un lavoro regolare e tutti i documenti necessari a svolgere una vita e un’attività lavorativa comune. Ricordiamo che il 16 giugno di trent’anni fa venne stabilito dalla Corte Suprema Americana che tutti i bambini presenti sul territorio americano, regolari o meno, avessero il diritto all’istruzione fino alle scuole superiori.
Oggi, per il nostro appuntamento di musica e cultura settimanale, vi consigliamo l’ascolto del brano “Sulle Ali Del Mare” dei Primaluce*, che racconta le paure e le speranze di un viaggio clandestino.
Sogni, sulle ali del mare
c’è un’altra riva per chi arriverà
sogni, che ci portano altrove
nelle prigioni di un’altra città
*I Primaluce, nascono nel 1993 dall’unione artistica tra Andrea Rocchi e Stefano Camilloni. La band realizza diversi album di stampo rock progressivo/cantautoriale. (www.primaluce.net)
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