Che l’Italia fosse in guerra si sapeva ormai da tempo ma tutti cercavano di nasconderlo. Ora il governo “tecnico” supportato dai partiti di maggioranza – PDL, UDC e PD – ha autorizzato i militari italiani a iniziare una vera e propria guerra aerea che vede come teatro di battaglia l’Afghanistan dove, come ha confermato il tenente colonnello Francesco Tirino in un’intervista rilasciata a E-il mensile, i cacciabombardieri italiani sono impegnati in missioni di bombardamento. Non male per un Paese che sancisce il ripudio della guerra ed è in Afghanistan da 11 anni per una missione di pace.
Oltre all’appoggio dato dai diversi partiti per questa “missione” la persona che più rappresenta la voglia dell’Italia di prendere parte alla guerra è il Ministro della Difesa Giampaolo Di Paola che vanta, tra i suoi precedenti incarichi, quello di ammiraglio e comandante delle forze Nato.
La scelta di portare ufficialmente l’Italia in guerra non è recente; già il 28 gennaio scorso Di Paola, nel silenzio generale, informò la Commissione della decisione di utilizzare sul campo afghano «ogni possibilità degli assetti presenti in teatro, senza limitazione».
Ed è sempre il Ministro della Difesa Di Paola che in questi giorni sta cercando di ottenere l’approvazione dai diversi schieramenti politici per l’acquisto di 90 cacciabombardieri F-35 che ci costeranno 10 miliardi di euro.
L’Italia per non rimanere indietro rispetto ad altre potenze militari ha già provveduto all’acquisto dei nuovi Amx: ordigni con un sofisticato sistema di precisione, bombe laser e satellitare.
Bisogna però stare tranquilli, assicura il generale Chiapperini, in quanto ha dichiarato che è vietato in modo assoluto l’utilizzo di questi ordigni su abitazioni e civili.
Una voce che stona da questo coro così orgoglioso e sicuro di aver preso parte alla guerra in Afghanistan però c’è ed è quella di Gino Strada e di tutti gli operatori di Emergency che ogni giorno assistono alle conseguenze che le bombe hanno sui civili. Emergency ha sempre denunciato che l’Italia fosse in guerra e queste notizie non sono nuove per lui.
L’aspetto che più di altri lo pone in contrasto con il generale Chiapperini riguarda la sua affermazione sull’utilizzo degli Amx e dei cacciabombardieri: «nelle regole d’ingaggio è vietato in modo assoluto colpire abitazioni e civili», ha dichiarato Chiapperini. Attraverso foto, video, reportage e la sua esperienza diretta negli ospedali in Afghanistan Emergency, giornalisti e altre associazioni umanitarie hanno però dimostrato che le vere vittime di queste assurde guerre sono i civili e soprattutto i bambini; “nove volte su dieci ha farne le spese sono loro”.
Gli aspetti che suscitano ribrezzo e lasciano perplessi quanti si oppongono a questo “sistema” sono molti: innanzitutto in un paese come l’Italia, colpito da crisi finanziaria, sociale, economica, dove i tagli al welfare sono sempre maggiori, i giovani non hanno lavoro e gli anziani sono senza pensione è assurdo anche solo considerare l’ipotesi di spendere 10 miliardi di euro per l’acquisto di cacciabombardieri F-35. In momento di crisi le spese militari dovrebbero essere le prime ad essere tagliate, o almeno così appare logico. Ma soprattutto è triste che nessuno si preoccupi dei continui massacri di civili. In Italia, come anche in altri paesi, c’è l’urgente bisogno di una rivalutazione dei veri valori che l’uomo dovrebbe seguire; bisogna iniziare a considerare l’altro come un amico, riscoprire il piacere di confrontarsi ed imparare dalle altre culture e trattare i bambini di tutto il mondo come fossero nostri bambini.
Come diceva Tiziano Terzani: “Una civiltà si rafforza con la sua determinazione morale molto più che con nuove armi”
Scritto per noi da Virginia Villa
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