Titolo: L’enigma del solitario
Autore: Jostein Gaarder
Edizione: TEA
Pagine: 351
Tre righe sul libro (o quasi): Se tutti noi fossimo una carta in quel grande solitario chiamato vita, una carta che esce a un certo punto dal gioco, quale saremmo? Un asso di fiori, una donna di cuori, una fante di picche? Ma che cosa ci accadrebbe se nel “grande solitario” spuntasse un jolly? Forse, quello che accade al dodicenne Hans che, nel suo viaggio verso la Grecia alla ricerca della sua mamma, scopre un’isola incredibile dove vivono cinquantadue nani, un naufrago fantasiosi e un folletto dall’umorismo graffiante. Hans finirà per capire che l’unico modo per non essere schiacciati dal destino è trasformarsi in un jolly curioso e impertinente, sempre pronto a porre e a porsi domande su chiunque e su qualsiasi cosa lo circondi.
la mia citazione preferita: “il mondo è diventato un’abitudine… noi tutti impieghiamo anni e anni per abituarci al mondo. Basta osservare i bambini. Il mondo circostante li colpisce a tal punto che quasi non credono ai loro occhi. Ed è per questo che continuano a puntare il dito a destra e a sinistra, e a fare domande su qualsiasi cosa capiti loro di vedere. Per noi adulti è diverso. Abbiamo visto tutto tante volte che finiamo col dare la realtà per scontata”.
oggi ve lo consiglio perchè: questo libro mi ha sempre fatto sognare, immaginare, dubitare e credere. Forse per convinzione, per deformazione professionale, o per speranza, il mondo visto con gli occhi dei bambini mi piace di più, mi fa credere in qualcosa in più e soprattutto amo non avere risposte assolute. Hans, una pagina bianca e libera da ogni pregiudizio e valore pre confezionato. Sa stupirsi e trova una ragione di vita in un libro trovato dentro ad un panino. L’autore, che amo profondamente, ama come sempre giocare con storie dentro alle storie e, in questo caso, dà al lettore un ruolo nel gioco. Ognuno di noi porta la propria maschera e in questo romanzo siamo messi alla prova con le nostre convinzioni. Solo il jolly è davvero libero, non si limita ad esistere ma attraversa il mistero e risolve l’enigma di questo grande solitario a cui tutti noi giochiamo ogni giorno. Consigliato a chi non è mai stanco di farsi domane e di cercare nuove risposte alle proprio certezze.
di Elisa Riboldi
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