Domenica pomeriggio, attorno alle ore 17.00, è stato rapito, in Sudan, Francesco Azzarà, 34 anni, logista del Centro pediatrico di Emergency a Nyala, la capitale del Sud Darfur, mentre si trovava in auto diretto verso l’aeroporto della città.
Stava viaggiando in macchina con due collaboratori locali quando il mezzo è stato circondato da uomini armati. Come ha detto Gino Strada, uno dei fondatori di Emergency, il fatto è quantomai inaspettato e irrazionale dato che il team di Emergency a Nyala è stato sempre visto con tanto affetto e che a nessuno giova avere una persona in meno che, semplicemente, lavorava per offrire cure a chiunque ne avesse bisogno.
Emergency ha inaugurato il Centro di Nyala nel Luglio del 2010 e Azzarà è alla sua seconda missione qui come logista. Emergency ha immediatamente attivato in Darfur e a Khartoum tutti i contatti a sua disposizione e ha informato il Ministero degli Affari Esteri italiano. Un team di Emergency, inoltre, sta seguendo gli sviluppi della situazione ed è in costante contatto con la famiglia, le autorità sudanesi e quelle italiane.
Emergency è una ONG italiana, neutrale e indipendente, nata nel 1994 per portare cure gratuite e di elevata qualità alle vittime della guerra, dalla povertà e delle mine antiuomo, nonché per diffondere una cultura di pace e di rispetto dei Diritti Umani. Offre cure in Italia, Iraq, Afghanistan, Cambogia, Sudan, Sierra Leone e Repubblica Centrafricana. In Sudan, Emergency è presente nella capitale con un Centro di cardiochirurgia, l’unico gratuito e specializzato di tutto il continente africano, con due Centri pediatrici, oltre a quello di Nyala ve ne è uno nel campo profughi di Mayo a Sud di Khartoum, e un altro Centro dovrebbe essere pronto per fine anno a Port Sudan.
In Sudan, al 31 Dicembre 2010, Emergency ha curato 144.399 persone. Gratis e bene.
di Pietro Crippa
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