Articolo 13 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani:
1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato.
2. Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi Paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio Paese.
Dove lungo il confine tra Gaza, Israele e l’Egitto.
Come la barriera di sicurezza è lunga circa 51km al confine con Israele, alla quale vanno aggiunti i 14km al confine con l’Egitto. Ci sono 3 varchi principali: quello di Erez, a Nord, quello di Karni, a Est e quello di Rafah, a Sud. La barriera, dalla parte egiziana, è larga 300m, limitata da pannelli d’acciaio che si spingono fino a 14m di profondità (per ostacolare i tunnell) e 8m d’altezza. Tra Gaza e Israele, invece, la zona cuscinetto è larga circa 1km. Entrambe le barriere sono dotate di filo spinato e sensori radar.
Quando le prime barriere risalgono al 1994, ma furono distrutte in gran parte durante la seconda intifada. Fra il dicembre 2000 e giugno 2001, la barriera che separa la Striscia da Israele è stata ricostruita.
Da chi governo israeliano in carica (Yitzhak Rabin, prima e Ehud Barak, poi) e da quello egiziano (Hosni Mubarak)
Perché
Israele giustifica la costruzione della barriera al fine di impedire l’ingresso di terroristi nel suo territorio.
Il tutto ha inizio nel 2005. Durante la seconda intifada, ogni presenza israeliana a Gaza lascia la Striscia, ma Tel Aviv manterrà il controllo del territorio, soprattutto lungo i confini. A Novembre dello stesso anno, si stringe un accordo con l’Egitto per monitorare il confine Sud di Gaza. Così, Il Cairo costituisce la Philadelphi Route.
E ora?
I fatti del 2005 hanno notevolmente indebolito – se ancora ce ne fosse stato bisogno – la fiducia che il popolo di Gaza riponeva in Al-Fatah. Nel 2007 Hamas prende il potere nella Striscia. Dato che molti Paesi, tra i quali l’UE e gli USA, considerano Hamas un gruppo terroristico, da allora Gaza e i suoi 1,5 milioni di abitanti sono isolati dal resto del mondo e il contrabbando prolifera.
I tunnel si stimano siano più di quattrocento, mentre novanta sono quelli demoliti finora dalla IDF. Nella distruzione dei tunnel, così come nella semplice costruzione della barriera sono morte decine di civili palestinesi e sono stati demoliti interi quartieri residenziali. Dopo 4 anni di chiusura, nel Novembre 2011 il valico di Rafah è stato riaperto e i rapporti tra Egitto e Israele e tra Egitto e Gaza sono tornati sensibili a evoluzioni.
La barriera – come ogni altra – non ha infiacchito la volontà dei rinchiusi che, se non possono entrare in Israele di persona, hanno solo due scelte: la resistenza pacifica oppure l’intervento con razzi qassam.
di Pietro Crippa
Ogni settimana, Fortress world la rubrica dedicata alla comprensione critica delle barriere erette da esseri umani contro i propri simili. Clicca qui per visionare tutti gli articoli di Fortress world.
Fonte: C. Quétel, Muri.
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