Si è concluso ieri, a Firenze, Middle East Now, un festival che si occupa di cinema, arte e cultura, focalizzandosi su temi forti del mondo contemporaneo, strumenti di conoscenza della realtà e di integrazione culturale, in particolare tra Europa e Medio-oriente.
Tra i più di 50 titoli cinematografici presentati, per esempio, spiccava Omar, la retrospettiva del regista palestinese Hany Abu-Assad, candidato agli Oscar 2014.
Fino al 25 Maggio, sarà inoltre possibile ammirare all’Aria Art Gallery il lavoro fotografico di Tanya Habjouqa, dal titolo Occupied pleasures.
L’artista (già vincitrice del 2° premio nella categoria “Daily life” all’ultima edizione del World Press Photo), ha immortalato in 34 immagini altrettante scene di vita quotidiana di donne palestinesi. “Piaceri sotto occupazione” è quasi un ossimoro, e proprio per questo risalta la spettacolarità di una ragazza mentre fa surf tra le onde di un braccio di mare a Gaza, o quella di una coetanea che si allena al lancio del giavellotto, sullo sfondo il “muro della vergogna”. Altrettanto impressionanti sono quelle che ritraggono una donna con un bouquet di fiori, qualche metro sotto terra, che cammina lentamente verso il confine attraverso un tunnel illegale che sbuca in Egitto.
Sul sito ufficiale di Tanya si può ammirare la collezione completa. Ogni foto è accompagnata da una piccola didascalia.
di Pietro Crippa
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