Di solito, il 5 Agosto, la gente non ha altri pensieri che le vacanze, siano esse ad abbronzarsi in qualche bella spiaggia o a godersi il fresco della montagna. O tutte e due le cose.
Oggi però mi è sembrato il giorno giusto per ricordare e portare una avanti una battaglia che sta particolarmente a cuore a ¡NoMás!, ossia il tema della violenza sulle donne.
In passato abbiamo fornito dati e statistiche, oltre a raccapriccianti storie, che mostrano come la tragedia delle molestie sessuali nei confronti del genere femminile sia una piaga sociale quotidiana diffusa in tutto il mondo. E, purtroppo, in continuo aumento.
L’argomento mi è tornato in mente leggendo, qualche giorno fa, la notizia della condanna del “mostro di Cleveland”: Ariel Castro, cinquantenne che dietro la sua apparente vita tranquillo di vedovo di mezz’età ha tenuto segregate in casa tre donne per un decennio, seviziandole regolarmente, prima che lo scorso 8 Maggio una loro riuscì miracolosamente a scappare e a dare l’allarme. Ai tempi dei rapimenti, Michelle, Amanda e Gina erano tre ragazzine di 19, 16 e 14 anni. Ora sono tre donne (una di loro con una figlia di sei anni), riaffacciatesi al mondo dopo dieci anni di prigionia e violenze. Chissà se riusciranno a rifarsi una vita.
Avevano chiesto la condanna a morte, per Castro. A seguito del patteggiamento, giovedì il mostro di Cleveland si è beccato l’ergastolo più altri mille anni di carcere, simbolici. Certo, un bel segno.
In concomitanza con la fine di questa vicenda, sempre che si possa mettere la parola “fine” a un fatto che non verrà mai dimenticato, cade la giornata di oggi, che, e in pochi lo sanno, è un giorno importantissimo per l’onore delle donne: il 5 Agosto del 1981, infatti, attraverso la legge 442 fu abolita in Italia una pratica a dir poco umiliante per il genere femminile, ossia il matrimonio riparatore.
In sostanza, fino a poco più di trent’anni fa, per coloro che commettevano uno stupro, era possibile sfuggire alla condanna, a patto di sposare la donna violentata. Forse oggi verrebbe da pensare quale donna vorrebbe maritarsi con il suo molestatore, ma bisogna fare molta attenzione ai contesti: la legge, di biblica ispirazione (Deuteronomio, 22, 23-29), era largamente utilizzata nel secolo scorso soprattutto al Sud, dove i signorotti locali spesso abusavano delle contadine povere e ignoranti, per poi farla franca attraverso questa legge. La ragazza non aveva scelta: avendo perso l’onore assieme alla verginità, non avrebbe potuto trovare altro marito.
La prima giovane a ribellarsi a questa aberrante usanza fu Franca Viola (vedi foto a lato), rapita e stuprata il 26 Dicembre 1965 da Filippo Melodia, un corteggiatore respinto facente parte di una famiglia mafiosa trapanese, rifiuto il matrimonio riparatore, facendo arrestare il suo aguzzino. Nonostante le diffamazioni e le minacce ricevute, riuscì a uscire a testa alta da questa storia, sposando il suo ragazzo di allora e rivendicando per la prima volta il diritto delle donne alla loro dignità.
A questo proposito, il 5 Agosto è importante anche un altro motivo: è infatti l’anniversario della morte di Marylin Monroe (era il 1962), considerata in tutto il mondo la prima Pin-Up della storia, nonché simbolo della libertà delle donne a poter esprimere la propria bellezza e sensualità, senza che ciò sia un pretesto per far loro del male.
di Marco Pozzoli
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