Il 27 Gennaio è, da decenni ormai, il giorno più “trendy” per ricordare. È la Giornata della Memoria, quella con la G maiuscola, dove si piangono le vittime dell’Olocausto.
Non che sia sbagliato, anzi. Quello che non va bene sono gli altri 364 giorni, dove non è che manchino tragedie e morti, solo che a (quasi) tutti non gliene frega nulla perché il cartellino, per quell’anno, l’hanno già timbrato.
E allora oggi riporto io alla mente una cosa brutta. Uno degli eventi peggiori della storia del dopoguerra. Il 5 Febbraio di vent’anni fa, nel quartiere di Markale, Sarajevo c’era un mercato, il mercato principale. Un vero e proprio mercato della fame, figlio di ormai due anni di assedio serbo, dove dei poveracci affamati si disputavano le poche cose che le bancarelle semivuote potevano offrir loro.
Nella tarda mattinata di quel giorno, dall’alto sono piovute uno stuolo di granate. In un attimo, una scena di quotidiana desolazione è diventata l’inferno. In un attimo, 68 persone sono state cancellate dalla faccia della terra, oltre 200 ferite, mutilate, devastate. Fu il più grande massacro di quattro anni di assedio.
Arrivarono i Caschi Blu dell’ONU, dopo. Dopo. A pulire ciò che restava. Povera mercanzia mista a pezzi di carne umana. Un bell’idrante che lavasse via tutto. L’acqua era rossa.
Per la cronaca, al Massacro di Markale si aggiunse il Massacro di Markale 2. È il 28 Agosto 1995. Stesso posto, stesse bombe. L’ultima fa centro, e si porta via altri 37 innocenti.
Per la cronaca, il governo serbo ha sempre negato ogni responsabilità, adducendo teorie complottistiche secondo cui sono stati gli stessi musulmani sarajeviti a fingere di bombardare la propria gente, al fine di attirare lo sdegno internazionale. Che i morti in realtà erano cadaveri e manichini piazzati lì dalla sera prima. A questo proposito, vi invito a leggere questo articolo, datato 1999, che porta la firma di Adriano Sofri. Non proprio l’ultimo arrivato, presente a Markale il giorno del massacro.
Infine, non mi stancherò mai, mai, mai di consigliarvi lo spettacolo La Scelta, di Marco Cortesi e Mara Moschini, che da più due anni ormai passa per i teatri e le scuole di tutta Italia, raccontando le tragiche vicende di quella guerra. Questo il sito, cercate la replica più vicina a casa vostra!
di Marco Pozzoli
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