#VITA: Homo Faber
News / / Giu 24, 2014
Articolo 3 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona
Autore Max Frisch
Edizione Universale Economica Feltrinelli
Pagine 175
Tre righe sul libro (o quasi) Walter Faber è la razionalità impersonificata. Ai suoi occhi, calcolo, statistica, funzionalità, efficacia sono i pilastri che danno senso all’immenso edificio che è l’universo. Ma tale visione è destinata a cambiare. Il destino, l’amore, la paura, la vita, saranno quelli nuovi.
La mia citazione preferita Non dimenticherò mai come sta seduta su questa roccia, ad occhi chiusi, e si lascia illuminare dal sole. E’ felice, dice, e non lo dimenticherà mai: il mare che diventa sempre più scuro, più azzurro, violetto, il mare di Corinto e l’altro, il mare dell’Attica, il color rosso dei campi, il verderame degli olivi, con le loro lunghe ombre mattutine sulla terra rossa, il primo calore, e Sabeth che mi abbraccia come se io le avessi regalato tutto ciò, il mare e il sole e tutto quanto, e non dimenticherò mai come Sabeth canta!
Oggi ve lo consiglio perché è un libricino che contiene un tesoro di emozioni e un percorso verso la libertà dalle catene della razionalità. La metamorfosi di Walter Faber avviene su binari multipli e spesso nascosti: una convivenza selvaggia forzata, viaggi attorno al mondo, lavori abbandonati e una nuova vita ritrovata; vecchie e nuove amicizie, vecchi e nuovi amori. Persino la morte – anzi, forse l’incontro con la morte (il multiverso incontro!) è ciò che più di ogni altra cosa segna l’anima di Walter Faber. Un libro dove non si ride nemmeno per scherzo, dal finale che può apparire al limite del drammatico, ma che, in realtà, rappresenta il culmine della rinascita, l’approdo definitivo alla vita, alla natura, al contatto con l’universo.
di Pietro Crippa
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